Capita spesso di fare tardi in ufficio, nella speranza che le ultime ore (o gli ultimi minuti) della giornata possano regalare la soluzione a tutti i problemi accumulati e irrisolti fin dalla mattina. Quel che è certo è che mail e telefonate tendono ad assopirsi ed, in un certo senso, la stanza nella quale ho passato le ultime otto (facciamo dieci) ore torna ad acquisire un carattere di familiarità, di calore e “comodità”.

E’ proprio in questo contesto, evidentemente comune a molti professionisti, che è nata la piacevole abitudine di incontrare virtualmente colleghi (che in primis sono amici) con i quali scambiare qualche parola, un semplice saluto e, il più delle volte, un confronto sulle tematiche professionali affrontate in giornata. Tutte le opinioni vengono messe sul tavolo, meglio se alla rinfusa, sovrapposte, discordanti, confuse: ci siamo accorti, infatti, che, proprio da ciò, spesso (quasi sempre) scocca una scintilla, una piccola riflessione, un minuscolo passo avanti nella nostra conoscenza del lavoro che ci accomuna e che potrà essere sfruttato fin dal giorno successivo per portare avanti i progetti sui nostri clienti.

Da questo breve – e si vogliamo banale – antefatto, ha tratto origine l’iniziativa in parola: ovvero provare a – mi si permetta – “formalizzare, ma in maniera informale” quanto emerge da questo “incontro di menti e pensieri” (quelli bravi lo chiamano brainstorming, ma ritengo che la locuzione usata trasmetta un messaggio molto più significativo e, tutto sommato, abbia quel retrogusto romantico che non guasta mai).

La domanda giusta da porsi, a questo punto, è: “cosa ci aspettiamo di ottenere e poter condividere?”. In tutta sincerità, nel momento in cui scrivo non mi è ancora chiaro dove ci porterà questa iniziativa, ma di sicuro la volontà è quella di provare a “fermare“, a fil di tastiera, quella sfuggente scintilla che, di tanto in tanto, scocca dal confronto tra menti appassionate di amici che trovano rilassante anche parlare del proprio lavoro e dei propri problemi professionali dopo un’intera giornata passata a fare esattamente la stessa cosa.

E’ proprio questo che si spera di poter ottenere: un fotogramma delle scintille prodotte da questo magnifico gruppo, per tentare di tradurlo in spunti di riflessione o strumenti di rapido utilizzo per noi e per altri colleghi che avranno la pazienza e la voglia di leggerci.
Proprio per la natura fugace delle riflessioni che cerchiamo di immortalare, è impossibile stilare un elenco dei prossimi argomenti che andranno a comporre la nostra “collana”. La trama di questa avventura verrà scritta di volta in volta, di settimana in settimana, di incontro in incontro.

L’appuntamento ormai è consolidato, non serve conferma, non serve sapere chi c’è o chi manca: in un modo o nell’altro, dall’ufficio, da casa, dalla macchina, ci siamo sempre.

Vedremo cosa ci riserverà il prossimo lunedì, dalle 18.30.