Una serie di particelle microscopiche ha messo sotto scacco l’intero genere umano, costringendolo ad un lungo periodo di isolamento: un’emergenza sanitaria e, si teme, ancor più economica ha rovesciato tutti i paradigmi, introducendo il distanziamento sociale e costringendo ognuno a modificare, tra le altre cose, anche il proprio modo di lavorare.

Risulta infatti difficile pensare, per la maggior parte dei settori economici a livello locale, nazione e forse mondiale, di tornare a svolgere il proprio lavoro esattamente come si è fatto fino a poco prima dell’inizio dell’emergenza.

Dovranno necessariamente cambiare le abitudini dei clienti e dei consumatori in generale, nonché le modalità di lavoro nella maggior parte delle aziende, di qualunque dimensione esse siano, dalla micro-impresa alla multinazionale.

Alla luce di queste considerazioni, risulta necessario fornire un supporto alle Aziende nella revisione o, se necessario, riprogettazione del proprio business, verso un nuovo approccio al lavoro, al mercato, al cliente, al prodotto o servizio offerto.

Ciò dovrà avvenire fornendo i consueti servizi consulenziali e tutto quanto di nuovo sia necessario proporre, con rinnovata professionalità e competenza.

Andranno utilizzati termini, concetti e strumenti semplici e concreti, di rapida attuazione ed a costi limitati, per garantire il massimo supporto a fronte delle difficoltà che si prospettano nella situazione attuale e nel prossimo futuro.

In altre parole, l’attività di consulenza è chiamata ad affrontare una nuova e, per certi versi, entusiasmante sfida: introdurre l’altisonante concetto di “consulenza e assistenza direzionale” anche nelle piccole e micro imprese.

La vera novità del periodo storico che stiamo vivendo, risiede a nostro parere nel trovare le giuste modalità per fornire un adeguato supporto agli imprenditori e ai proprietari nel rinnovamento e nella conduzione quotidiana della propria impresa, senza ricorrere a strumenti complessi e costosi, tipicamente proposti e accolti all’interno delle imprese più grandi e strutturate.

Una sfida, si diceva, verso la semplificazione di un’attività, la consulenza direzionale, complessa e caratterizzata da tante sfaccettature, al fine di diffondere tale servizio alle realtà che in questo momento ne hanno davvero bisogno, che si trovano nella condizione di dover innovare e cambiare per poter sopravvivere.

C’è una necessità di cambiare ciò che “è sempre stato fatto così”, ciò che andava bene prima “perché sono tre generazioni che lo facciamo”.

Tutto questo rappresenta, si sa, uno sforzo immane sia per le aziende sia per chi si propone di offrire loro un supporto consulenziale.

Ma allo stesso tempo deve essere visto, a nostro avviso, come un investimento per il futuro, per garantire la continuità aziendale e cavalcare il cambiamento, verso un riflesso positivo.

Da tempo, in molti settori, è giunta l’ora di apportare cambiamenti radicali, per adattarsi alle nuove tecnologie, alle nuove generazioni di consumatori ed alle mutate caratteristiche dei mercati.

L’augurio è che, grazie anche al supporto dell’attività di consulenza, la reazione a questo “trauma” possa accelerare tale processo innovativo, portando molte aziende verso una gestione più sostenibile nel medio / lungo termine ed a maggior valore aggiunto.

Rahm Emanuel, ex braccio destro di Barack Obama ed ex sindaco di Chicago, disse: “Mai sprecare una crisi”; AC Insight è pronta ad affiancare i propri Clienti, al fine di evitare che ciò avvenga.